Alla scoperta delle differenze tra Mug, tazzine e tazze e le tecniche di personalizzazione

Alla scoperta delle differenze tra Mug, tazzine e tazze e le tecniche di personalizzazione

È proprio il caso di dirlo: “ad ogni momento della giornata corrisponde una tazzina”!

L’articolo di oggi nasce proprio a partire da questa considerazione fatta mentre ci interrogavamo sulle principale differenze tra le tazze utilizzate quotidianamente da ognuno di noi nei diversi momenti della giornata.

Certamente, di base le tazze sono abbastanza simili: un recipiente con un manico (oppure no) da poter utilizzare per fare colazione, bere un tè oppure per conservare un liquidi caldo/freddo da consumare durante l’arco della giornata.

Alla tazzina/tazza che conosciamo tutti nel corso degli anni si sono aggiunti nuovi modelli grazie anche all’influenza dei Paesi estero; oggi questo oggetto è diventato inoltre un souvenir molto apprezzato da regalare ad amici e parenti.

Scommetto che anche tu hai una tazza mug personalizzata nella dispensa o sulla mensola della tua camera come ricordo (o regalo) di un viaggio!

Tipologie ed utilizzo di tazze, tazzine e mug

Iniziamo così il nostro viaggio tra le diverse tipologie di tazze, tazzine e mug.

Tazze e tazzine sono oggetti di uso molto comune utilizzate in ambito domestico per il consumo di bevande calde o fredde.

In funzione dell’utilizzo al quale sono destinate, le tazze hanno forme differenti: come ben saprai la tazza utilizzata per bere caffè è più piccola rispetto a quella del cappuccino, del tè o anche di quella usata durante le cene per servire il brodo di carne (noto anche come consommé).

In tutte le circostanze appena citate possiamo trovare nelle tazze elementi strutturali comuni ovvero un manico ad ansa e un recipiente dalla forma circolare.

Parlando di differenze queste possono essere individuate nei materiali con cui tazze, tazzine e mug vengono realizzate:

  1. Metallo
  2. Plastica
  3. Ceramica
  4. Porcellana

A tazze e tazzine sono abbinati piattini, realizzati nello stesso materiale, a scopo decorativo.

Insomma, sembrerebbe che la differenza tra tazze, tazzine e mug sia la dimensione: quest’ultime infatti sono grosse tazze dalla forma cilindrica appartenenti alla cultura anglosassone.

Un piccolo approfondimento sulle caratteristiche delle tazze mug

Le mug provenienti dal territorio anglosassone sono caratterizzate da pareti verticali, manico ad ansa, base circolare e, come appena sottolineato, una capienza maggiore rispetto alle cugine italiane.

Le mug vengono utilizzate principalmente per servire caffè americano e non il classico espresso: ti sarà certamente capitato di vedere attori americani paparazzati per le strade mentre portano via cafè o tè dal loro bar di fiducia con grosse mug!

Anche le mug sono realizzate in ceramica, vetro, porcellana, metallo, plastica e altri materiali alternativi ma rispetto alle tazze e tazzine europee non vengono vendute all’interno di un servizio o in set, con accessori come teiere/lattiere/zuccheriere.

Ci sono poi persone che fanno delle mug un uso alternativo, ad esempio come oggetto di arredamento nel bagno per conservare spazzolino e dentifricio oppure come portamatite.

Tutte questa versatilità non la troviamo nelle tazze classiche tuttavia, negli ultimi anni, ci sono state diverse novità nel design, nei materiali utilizzati.

Tazze mug personalizzate, quali sono i modelli più diffusi

Tra i gadget turistici più acquistati da coloro che sono in vacanza ci sono certamente le mug appena descritte.

Le personalizzazioni più diffuse sono:

  • Frasi celebri e aforismi
  • Una foto preferita
  • La foto di un luogo visitato
  • Il ricordo di un giorno in particolare
  • Il nome della persona che riceverà l mug
  • Il logo ed il payoff dell’azienda

Le tecniche di stampa utilizzate per personalizzare tazze e mug cambiano a seconda del materiale:

  • Ceramica: per immagini nitide e durature si utilizza solitamente la stampa a trasferimento termico o quella in sublimazione;
  • Acciaio inox: si utilizza la stampa in sublimazione per permettere all’inchiostro di fondersi con il materiale stesso;
  • Plastica: si usa la stampa detta a tampone;
  • Vetro: si utilizza la stampa a trasferimento termico, più delicata rispetto alle altre metodologie;
  • Bambù: si predilige la stampa digitale o la sublimazione.
Redazione