Quando si sfoggia un gioiello, non sempre ci si sofferma con la giusta attenzione sul processo che ha portato alla realizzazione di quella che, a tutti gli effetti, può essere considerata un’opera d’arte.
Come si può leggere sulle pagine del sito ripara-orologi-gioielli.it, la casa online di un laboratorio artigianale padovano con clienti affezionati in tutta Italia, sono diversi gli step da seguire per fare in modo che ogni singola gemma possa essere valorizzata al meglio.
In questo novero, è possibile includere il taglio e la lucidatura delle pietre preziose. Se vuoi sapere qualcosa di più, non ti resta che proseguire con la lettura dei prossimi paragrafi di questo articolo.
Lucidatura delle pietre: in quali casi è necessaria?
La lucidatura rappresenta uno step irrinunciabile nei casi in cui si ha a che fare con pietre preziose opache o traslucide. Come si effettua? Dipende dalla situazione. Un esempio che si può chiamare in causa per capire meglio è quello dell’agata. In questo caso, si parla di preciso di:
- Prelucidatura: il passaggio in questione viene effettuato ricorrendo a una superficie di materiale poroso;
- Lucidatura: in questo caso, si utilizzano superfici di legno o di cuoio. In generale, si tende a mantenersi su materiali morbidi.
Un’eventualità da non trascurare è quella delle pietre con forma irregolare. In questo frangente, si ricorre a strumenti caratterizzati dalla presenza di motore elettrico (si tratta di preciso di tamburi).
Le pietre, prima di essere sistemate in un rullo ad hoc, vengono trattate con acqua e liquido abrasivo.
Per amore di precisione, è il caso di rammentare che, prima dello step della lucidatura, arriva quello del taglio. Scopriamo nelle prossime righe quali sono i metodi di riferimento.
Come tagliare le pietre preziose
Come si tagliano le pietre preziose? A questa domanda, si può rispondere in modi diversi. Chi inizia da zero a lavorare nel mondo della gioielleria e si mantiene su un livello amatoriale, può fare riferimento alla carta vetrata. Nello specifico, si utilizzano grane diverse, da quella pari a 180 fino alla carta vetrata caratterizzata da una grana pari a 1200.
Da non dimenticare è anche la possibilità di ricorrere al Dremel, uno strumento con una punta rotante.
Il taglio del diamante
Un caso molto particolare riguarda il taglio del re delle pietre preziose, ossia il diamante. Quando si chiama in causa la procedura, è necessario rammentare che può essere effettuata unicamente da specialisti con alle spalle anni e anni di esperienza.
Sono diversi le fasi che caratterizzano il taglio del diamante. La prima è nota come clivaggio. Questo step iniziale prevede il focus sull’individuazione delle linee di taglio della pietra. Una volta che le loro peculiarità sono chiare, si cerca di capire in quanti pezzi è possibile tagliare la pietra iniziale. L’approccio tecnico appena descritto rappresenta la base di un grande classico della gioielleria, ossia il taglio a brillante.
Entrando nel vivo degli aspetti da considerare quando si parla del taglio dei diamanti, è doveroso chiamare in causa la situazione delle pietre più grandi. In questo frangente, si può procedere alla divisione colpendole con leggerezza. Ovviamente per ottenere un buon risultato bisogna seguire le direzioni di sfaldatura.
Doveroso è rammentare che questa tecnica, oggi come oggi, viene spesso messa da parte a favore del taglio con il laser.
Concludiamo rammentando che il taglio delle pietre, al giorno d’oggi, viene perfezionato attraverso diverse risorse tecnologiche. Una di queste è la progettazione con il software CAD che, come ben si sa, è impiegato in numerosi ambiti
Grazie al risultato che si ottiene, ossia una vera e propria progettazione a video, è possibile avere le idee chiare in merito alle forme, al peso, agli spessori, tutte informazioni basilari per realizzare un taglio perfetto per la singola pietra e per il gioiello in cui verrà collocata.